La relazione dei liquidatori dell'associazione "Democrazia e Libertà - La Margherita"

RELAZIONE INFORMATIVA SULL’ATTIVITA’ SVOLTA DAI LIQUIDATORI DELL’ASSOCIAZIONE “DEMOCRAZIA E’ LIBERTA’ - LA MARGHERITA”


Sommario 

Attività iniziali relative alla liquidazione; Gestione dei rapporti con il personale e collaboratori; Gestione dei rapporti interconnessi con gli organismi politici nazionali e territoriali; Rapporti contrattuali con il Partito Democratico; Rapporti con le società controllate Edizioni DLM Srl e Edizioni DLM Europa Srl; Gestione dell'archivio; Approvazione bilanci infrannuali; Gestione della liquidità dell'Associazione; Rapporti con il Comitato dei Garanti; Rapporti con il Collegio dei Revisori dei Conti; Restituzione dei beni da parte dell'ex tesoriere L.Lusi; Rapporti con il custode giudiziario; Devoluzioni allo Stato; Verifiche contabili periodo 2001-2006. Elenco delle azioni legali, volte al recupero o alla tutela del patrimonio de La Margherita. Elenco dei giudizi nei quali La Margherita è convenuta. Tutela legale dei soggetti che hanno ricoperto cariche sociali nell'associazione Democrazia è Libertà - La Margherita. 


Con delibera dell’Assemblea Federale del 16 giugno 2012 è stato deciso lo scioglimento dell’associazione Democrazia è Libertà – La Margherita (per l’impossibilità di raggiungere lo scopo associativo) con la conseguente cessazione di tutti gli organi statutari, e la nomina di un Collegio di Liquidatori composto da tre membri: 

Dott. Roberto Montesi – Presidente; Prof. Avv. Salvatore Patti; Dott. Walter Ventura

In particolare, l’Assemblea Federale dell’associazione Democrazia è Libertà – La Margherita riunitasi in data 16 giugno 2012, in merito al quinto punto all’ordine del giorno, ha deliberato quanto segue:

 1) lo scioglimento dell’associazione per impossibilità di raggiungere lo scopo associativo con la conseguente cessazione di tutti gli organi statutari riconducibili

 2) in considerazione dell’assenza di specifiche norme statutarie che disciplinano lo scioglimento e la liquidazione dell’associazione e nell’ulteriore considerazione di voler dotare l’associazione di un sistema di governance particolarmente rigoroso e comunque efficiente procedere alla liquidazione della associazione con le seguenti modalità:

  1. a.                     nominare un collegio di liquidatori composto da tre membri di cui uno presidente che deciderà a maggioranza e potrà delegare, con facoltà di revoca, a uno o più dei suoi membri i propri poteri;
    1. b.     nominare a comporre il collegio dei liquidatori i signori:
  • dott. Roberto Montesi, nato a Roma il 28 settembre 1960 codice fiscale mntrrt60p28h501s e domiciliato per la carica in Roma, via Panama, 52, con la qualifica di presidente;
  • Prof. Avv. Salvatore Lucio Patti, nato a noto (sr) il 13 dicembre 1949 cf pttsvt49t13f943e e domiciliato per la carica in Roma, via Tacito, 41;
  • dott. Walter Ventura nato a Roma il 15 ottobre 1960, cf vntwtr60r15h501r domiciliato per la carica in Roma, via Veneto, 183;
  1. c.     i liquidatori si impegnano a liquidare l’associazione Democrazia e’ Libertà la Margherita secondo le direttive deliberate dall’assemblea in accordo con le norme di legge, impegnandosi inoltre a completare la procedura di liquidazione entro termini ragionevoli e a destinare i fondi che residuano dalla liquidazione coerentemente con le finalità deliberate dall’assemblea nel rispetto delle finalità associative;
  2. d.    il collegio dei liquidatori dovrà effettuare una rendicontazione annuale al comitato dei garanti e dovrà inoltre depositare il bilancio di chiusura al termine della liquidazione presso un notaio in Roma;
  3. e.     il compenso spettante al collegio dei liquidatori verrà determinato in euro 50.000,00 annui per il presidente in virtù della legale rappresentanza a lui attribuita e in base alle tariffe professionali di appartenenza per l’intero collegio dei liquidatori per l’attività ordinaria. Eventuali ulteriori compensi per attività straordinarie verranno determinati dal collegio dei liquidatori con il parere vincolante del comitato dei garanti;
  4. f.     la responsabilità dei liquidatori è regolata dalle norme di legge;
  5. g.    l’associazione la Margherita Democrazia è Libertà si impegna a consegnare ai liquidatori i beni e i documenti sociali e a presentare ad essi il conto della gestione relativo al periodo successivo all’ultimo rendiconto;
  6. h.    i liquidatori devono prendere in consegna i beni e i documenti sociali, redigere l’inventario dal quale risulti lo stato attivo e passivo del patrimonio dell’associazione con esplicita esclusione dell’inventario dei beni mobili per i quali si farà riferimento alle scritture contabili;
  7. i.        nominare un comitato di garanti composto da tre membri di cui uno presidente. Tale comitato sarà composto da:
  • avv. Vincenzo Donnamaria, nato a Roma il 4 ottobre 1955 e domiciliato per la carica in Roma, Piazzale delle Muse, 8, con la qualifica di presidente;
  • Prof. Giovanni Grasso, nato a Catania il 25 aprile 1950 e domiciliato per la carica in via V.E. Orlando, 52 – Catania;
  • Prof. Fabrizio Figorillli nato a Perugia, il 30 dicembre 1960 ed elettivamente domiciliato in Perugia, via Bontempi, 1;

il comitato dei garanti avrà funzioni di controllo dell’operato del collegio dei liquidatori di cui sopra, verificherà la predisposizione e la conformità alle norme di legge del rendiconto annuale predisposto dal collegio dei liquidatori, in caso di decadenza di uno dei membri del collegio dei liquidatori potrà approvare la nomina del sostituto avanzata dal collegio stesso. il comitato dei garanti dovrà inoltre riunirsi almeno una volta ogni novanta giorni al fine di verificare le attività svolte dal collegio dei liquidatori e confermarne la legittimità. i compensi dei membri del comitato dei garanti vengono determinati in complessivi euro 100.000,00 di cui euro 40.000,00 per il presidente ed euro 30.000,00 per ciascun membro;

  1. j.       nel caso in cui venga meno la maggioranza dei membri del collegio dei liquidatori o del comitato di garanzia, sarà demandata al presidente del Tribunale Civile di Roma la nomina dei sostituti;
  2. k.     sui compensi, come sopra determinati, sia per il collegio dei liquidatori che per il comitato dei garanti verranno applicati, iva, ritenute e contributi previdenziali degli ordini professionali come per legge e saranno soggetti a rivalutazione annuale in base agli indici istat. spetteranno inoltre ai suddetti organi il rimborso delle spese vive sostenute in ragione del proprio mandato purchè idoneamente documentate;
  3. l.      il mandato sopra conferito è inteso per tutta la durata della procedura di liquidazione;

 

3) i seguenti indirizzi e linee guida per l’attività di liquidazione:

            destinare tutti i proventi della liquidazione allo Stato provvedendo già nella fase iniziale di liquidazione ad effettuare un primo versamento di almeno cinque milioni di euro. Alla medesima destinazione saranno devolute le somme residue dalla procedura di liquidazione ivi comprese quindi tutte le somme rivenienti dalle azioni risarcitorie;

-           confermare la destinazione di euro tre milioni a sostegno del piano industriale del quotidiano Europa dal quale risultino linee di intervento (riduzione diffusione stampa cartacea, ridimensionamento dell’organico, accordo di sostegno con il pd, formato web, riduzione dei costi di struttura) in grado di consentire le condizioni per la continuità aziendale prevedendo altresì la possibilità per il collegio dei liquidatori di procedere al trasferimento delle quote, anche a titolo gratuito, ad altro soggetto con finalità affini a quelle de la Margherita;

-          adeguamento dei fondi rischi ad euro cinque milioni per fronteggiare evenienze non ipotizzabili al momento a tutela del patrimonio dell’associazione e dell’attività svolta dagli organi sociali in relazione a qualsiasi evento futuro che possa in qualsiasi modo o a qualsiasi titolo coinvolgere gli esponenti dell’associazione che hanno ricoperto cariche sociali;

-           destinare il fondo legge 157/99 di circa euro duemilioni novecentomila quanto a euro duemilioni a titolo di contributo verso la edizioni dlm Europa s.r.l. affinché il quotidiano Europa promuova l’attività delle donne in politica. quanto a euro novecentomila ad altre iniziative secondo le finalità dettate dalla legge 157/99;

-           definire un accordo con il Partito Democratico nell’interesse dell’associazione per:

- il trasferimento dei contratti di sub-locazione e di servizi inerenti all’immobile di via Sant’Andrea delle Fratte, 16 e 25;

- la cessione dei beni mobili contenuti nella sede e in uso al pd;

- nel trasferimento di tutte le utenze intestate a la Margherita;

- la contribuzione al quotidiano Europa;

- per il collocamento del personale in organico a la Margherita.

-          di continuare le azioni giudiziarie intraprese e di avviarne altre nei confronti del senatore Lusi o di terzi.

-          di autorizzare il collegio dei liquidatori, al termine della procedura di liquidazione e fatti salvi i termini legali di prescrizione, a devolvere allo Stato l’ulteriore eventuale avanzo finale.”

 

Premesso quanto sopra, nel seguito vengono riepilogate, sinteticamente, le principali attività svolte dal Collegio dei Liquidatori (e tuttora in corso di svolgimento) nell’ambito dell’esecuzione del mandato ricevuto dall’Assemblea Federale.

 

 

 

 

Attività iniziali relative alla liquidazione

 

Il Collegio dei Liquidatori ha preso in consegna dai procuratori speciali la seguente documentazione:

  • libri sociali e documenti dell’Associazione,
  • situazione dei conti alla data di effetto dello scioglimento e cioè al 16 giugno 2012;
  • rendiconto sulla gestione relativo al periodo 1 febbraio 2012 - 16 giugno 2012, successivo all’ultimo rendiconto approvato.

 

I Liquidatori hanno quindi proceduto alla redazione dell’inventario alla data del 16 giugno 2012 relativo al passaggio di gestione e al rendiconto consuntivo alla stessa data, dal quale risulta lo stato attivo e passivo del patrimonio dell’Associazione, con esplicita esclusione dell’inventario dei beni mobili, per i quali si è fatto riferimento alle scritture contabili, come espressamente previsto nella delibera dell’Assemblea Federale del 16 giugno 2012.

 

Gestione dei rapporti con il personale e collaboratori

 

Il Collegio dei Liquidatori, preso atto della necessità di procedere alla risoluzione dei rapporti con il personale dell’Associazione, ha cercato di favorire, per quanto possibile, il passaggio del suddetto personale al Partito Democratico.

I rapporti di lavoro dipendente in essere sono stati risolti in data 23 luglio 2012, con procedura ai sensi dell’art. 410 c.p.c. presso la Commissione provinciale di Conciliazione istituita presso la Direzione Provinciale del lavoro di Roma.

 

È stata esternalizzata, con notevole risparmio di costi, la gestione amministrativa e contabile. Le collaborazioni a progetto hanno riguardato la gestione della documentazione, la sistemazione degli archivi. Alla dott.ssa Roberta Costantini è stata affidata la gestione delle relazioni esterne con particolare riguardo all’aggiornamento del sito web ed ai rapporti con la stampa.

All’inizio di luglio 2015 l’Associazione non ha lavoratori dipendenti ed è in essere un solo rapporto di collaborazione.

 

Gestione dei rapporti intercorrenti con gli organismi politici nazionali e territoriali

 

I Liquidatori, nel quadro della definizione dei preesistenti rapporti sviluppati dall’Associazione a livello europeo nazionale e territoriale, hanno preso atto della necessità di  definire i rapporti intercorrenti fra La Margherita e le altre associazioni politiche nazionali, ossia: Ulivo 2006, Uniti nell’Ulivo e Unione.

 

Dopo vari incontri, alla presenza del dott. Giuseppe De Meo (già dipendente dell’Associazione e successivamente consulente per gli aspetti organizzativi fino al 21 dicembre 2012), con il Sen. Sposetti  del PD, nel mese di ottobre 2012 è stata concordato lo scioglimento dell’Associazione Unione, e preso atto della cessazione di ogni attività delle Associazioni “Ulivo 2006” e “Uniti nell’Ulivo” di procedere all’approvazione del bilancio 2011, alla ripartizione dei residui fondi e alla semplificazione dell’organo amministrativo con la nomina dell’On.le Sposetti quale legale rappresentante e ponendo una clausola di divieto dell’utilizzo del simbolo se non previa autorizzazione dei soci.

Gli atti sono stati formalizzati in data 2 ottobre 2012 dal notaio Mariconda e sono conservati presso l’Associazione.

 

In merito ai rapporti intercorrenti tra La Margherita e le varie sezioni territoriali dell’Associazione, il Collegio dei Liquidatori ha puntualmente ribadito che stante la totale autonomia statutaria e giuridica di queste ultime sono da escludersi rapporti di natura obbligatoria in capo alla Margherita stessa, derivanti da eventuali attività poste in essere dalle sezioni locali di Democrazia è Libertà – La Margherita nel periodo di operatività del partito.

 

Rapporti contrattuali con il Partito Democratico

 

Sono stati effettuati numerosi incontri da parte dei Liquidatori con esponenti e funzionari del Partito Democratico, incluso il tesoriere On. Antonio Misiani, per approfondire i vari aspetti e problematiche connessi alla sottoscrizione di un accordo quadro tra la Margherita ed il PD.

La sottoscrizione di un accordo si rendeva necessaria, tra l’altro, per regolare le modalità di subentro diretto da parte del PD nel contratto di sub-locazione che Democrazia è Libertà – La Margherita in liquidazione aveva sottoscritto in data 9 agosto 2004 con la società Immobilfin S.r.l. per il periodo dal primo gennaio 2004 al 30 giugno 2019, relativamente alle porzioni immobiliari site in Roma, Largo del Nazareno 25 e in via Sant’Andrea delle Fratte 16, ove ha sede il Partito Democratico.

L’utilizzo di tali spazi da parte del PD era conseguente alla stipula di un contratto di sub-locazione sottoscritto in data 16 giugno 2010 con Democrazia è Libertà – La Margherita, con durata prevista fino al 30 giugno 2019.

 

Tra le attività svolte vi sono stati i contatti con le varie imprese fornitrici dei servizi in appalto presso l’immobile di Via Sant’Andrea delle Fratte, per consentire la cessione o il subentro nei contratti da parte del PD.

 

Schematicamente, gli accordi sottoscritti con il PD in data dicembre 2012 da parte dell’Associazione hanno riguardato i seguenti aspetti:

- il trasferimento dei contratti di sub-locazione e di servizi inerenti all’immobile di via Sant’Andrea delle Fratte, 16 e 25;

- la cessione dei beni mobili contenuti nella sede e in uso al pd;

- il trasferimento di tutte le utenze intestate a La Margherita;

- la contribuzione al quotidiano Europa;

- il collocamento del personale in organico a la Margherita.

 

Nel quadro dei suddetti accordi è stato anche definito un contratto di service fra La Margherita e il Partito Democratico avente ad oggetto l’utilizzo da parte dell’Associazione di talune stanze della sede di via Sant’Andrea delle Fratte, n.16.

 

Rapporti con le società controllate Edizioni DLM S.r.l. e Edizioni DLM Europa S.r.l.

 

Il Collegio dei Liquidatori ha valutato l’opportunità di procedere ad una riorganizzazione  delle due società interamente possedute da Democrazia è Libertà - La Margherita in liquidazione: Edizioni DLM S.r.l. (proprietaria delle testate, cartacea e on-line) e Edizioni DLM Europa S.r.l.

Si fa presente che le quote sociali della Edizioni DLM Europa S.r.l. (attualmente in liquidazione), di nominali Euro 100.000,00 corrispondenti al 100% del capitale sociale, sono intestate fiduciariamente, ai sensi della L. 5 agosto 1981 n. 416,  al Senatore Vincenzo Bianco, in rappresentanza dell’Associazione.

 

Essendo venuti meno i motivi che avevano portato a distinguere la proprietà della testata dalla società editrice, sono state analizzate le varie modalità per unificare le attività svolte dalle suddette società (fusione, cessione di ramo d’azienda, conferimento, liquidazione, cessione della testata), tenuto conto di tutti gli aspetti civilistici e fiscali rilevanti (intestazioni fiduciarie, perdite fiscali, leggi sull’editoria).

Dopo un’approfondita analisi è stato ritenuto opportuno di procedere alla riorganizzazione delle due società Edizioni DLM S.r.l. e Edizioni DLM Europa S.r.l. con la liquidazione della prima e la cessione delle testate (cartacea e telematica) a Edizioni DLM Europa S.r.l. (previo incasso dei crediti vantati per la locazione delle stesse testate).

 

Edizioni DLM S.r.l., messa in liquidazione nel corso del 2012, è stata chiusa in data 24 dicembre 2012.

Per quanto concerne in particolare la controllata Edizioni DLM Europa S.r.l., il Collegio dei Liquidatori ha attentamente monitorato, mantenendo continui contatti con l’Amministratore delegato (e successivamente Liquidatore) dott. Andrea Piana, l’evoluzione del piano industriale di risanamento e rilancio del quotidiano Europa, approvato con delibera del Consiglio d’Amministrazione di Edizioni DLM Europa S.r.l. in data 17 luglio 2012.

 

Le principali iniziative poste in essere sono di seguito richiamate:

  • adozione di una nuova veste grafica, più snella rispetto alla precedente e con una foliazione ridotta a 6 pagine;
  • eliminazione di 2 centri stampa sui 3 in precedenza esistenti (Roma, Milano e Catania). E’ rimasto quindi in funzione solo quello di Roma;
  • drastica riduzione delle copie stampate e distribuzione limitata alle città di Roma, Napoli e Firenze;
  • utilizzo di procedure quali contratti di solidarietà , riduzione delle retribuzioni per direttore e vicedirettore,  riduzione dei costi per collaborazioni giornalistiche in prevalenza estere  e di altri costi generali, riduzione delle unità lavorative;
  • azione di rilancio del quotidiano Europa anche mediante l’implementazione di una nuova piattaforma online.
  • avvio di attività di sviluppo commerciale con le altre testate vicine al PD (Kiosk PD, Unità e Tam Tam).

 

L’adozione delle suesposte misure, che ha determinato una drastica riduzione dei costi in parte compensata dal minor introito dei contributi all’editoria, unitamente alla previsione di contributi (in misura fissa e variabile) che Edizioni DLM Europa riceve direttamente dal PD a seguito degli accordi sottoscritti tra PD e La Margherita in data 3 ottobre 2012, avrebbero dovuto consentire il raggiungimento delle condizioni per assicurare la continuità aziendale della società, sia pure con un forte rischio di incertezza riguardo l’erogazione dei contributi pubblici a sostegno dell’editoria per gli anni a seguire.

Posto quanto sopra il Collegio dei Liquidatori, tenuto conto delle linee guida per l’attività di liquidazione indicate nel mandato ricevuto da parte dell’Assemblea federale del 16 giugno 2012, ha ritenuto che possano considerarsi rispettate le condizioni per poter procedere all’erogazione del contributo deliberato dall’assemblea Federale in Euro 3 milioni convertendo i finanziamenti a titolo oneroso erogati a favore di Edizioni DLM Europa nel corso del 2012 per complessivi Euro 2 milioni – al netto degli interessi maturati - in contributi e poi  procedere all’erogazione dell’ulteriore tranche di Euro 1 milione di contributo a sostegno del piano industriale del quotidiano Europa.

 

Nel mese di maggio 2013 il Collegio dei Liquidatori, in aderenza al mandato ricevuto da parte dell’Assemblea Federale del 16 giugno 2012, ha proceduto all’erogazione nei confronti di Edizioni DLM Europa S.r.l. del contributo di Euro 2 milioni  a valere sui fondi accantonati ai sensi della Legge 157/99, previa acquisizione di idonei elementi informativi circa l’esistenza del progetto che la società intende realizzare per favorire l’attività delle donne in politica, secondo le finalità dettate dalla legge 157/99.

 

Verificata successivamente l’impossibilità per la casa editrice di proseguire nella sua attività in regime di continuità aziendale, in data 19 settembre 2014, l’assemblea straordinaria di Edizioni DLM Europa S.r.l. ha deliberato lo scioglimento anticipato e la messa in liquidazione volontaria della società, dando mandato al liquidatore dott. Andrea Piana di avviare le procedure di cessazione delle pubblicazioni.

E’ stata quindi decisa la cessazione della pubblicazione cartacea il 31 ottobre 2014 e di
quelle online il 15 novembre 2014.

Sono stati effettuati numerosi incontri presso la FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) per verificare la possibilità di ricorso agli ammortizzatori sociali, ed in particolare alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria(CIGS) ed evitare la procedura di mobilità del personale ed i conseguenti necessari licenziamenti.

L’intera procedura è stata attentamente seguita dal Collegio dei Liquidatori, anche al fine di valutare i possibili costi futuri stimati per chiudere tutte le posizioni lavorative in essere presso la casa editrice, anche in termini di eventuali flussi finanziari che La Margherita potrebbe dover anticipare.

 

In data 17 novembre 2014, presso l’Assessorato al lavoro della Regione Lazio, a completamento dell’istruttoria di richiesta degli ammortizzatori sociali di cui alla L. 416/81, conseguente alla scelta aziendale di cessare definitivamente tutte le attività aziendali entro il prossimo 30 dicembre 2014, è stato sottoscritto tra le parti convenute (FIEG, associazioni sindacali oltre alla stessa società), un accordo relativo alla cessazione delle attività aziendali.

L’accordo prevede, tra gli altri aspetti, l’attivazione degli ammortizzatori sociali di settore, attraverso il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) a partire dal 31 dicembre 2014 e per la durata di 24 mesi fino al 30 dicembre 2016 per tutto il personale sia giornalistico (17 unità, di cui 3 in aspettativa) che poligrafico (6 unità), operante presso la sede di Roma.

Con la sottoscrizione di tale accordo può dirsi positivamente ed esaustivamente completata la procedura di consultazione sindacale prevista dal DPR 218/2000.

 

A seguito di offerta di acquisto da parte del Partito Democratico, nella persona del suo tesoriere e legale rappresentante On.le Francesco Bonifazi, in data 29 dicembre 2014  le testate giornalistiche (cartacea e telematica) del quotidiano Europa (e del plurisettimanale Donneuropa) - unitamente al marchio, al nome di dominio, al sito, agli archivi ed alla lista abbonati - sono state cedute da Edizioni DLM Europa S.r.l. in liquidazione alla società “EYU S.r.l. con socio unico” con sede in Roma, Via S. Andrea delle Fratte 16, con atto redatto dal  Notaio Francesco Gasbarri.

 

Nella definizione del percorso da seguire per la liquidazione della partecipazione nella DLM Europa S.r.l. i Liquidatori hanno tenuto contatti con esponenti del Partito Democratico per tenere conto degli orientamenti del partito nell’ambito generale della riorganizzazione degli strumenti comunicativi (del  polo mediatico) del PD.

 

Dopo il rilascio dei locali utilizzati per la sede operativa da parte della società editrice, avvenuto nel mese di gennaio 2015, l’archivio contabile e gli strumenti necessari per la prosecuzione  delle fasi di liquidazione sono stati trasferiti  presso la sede di Democrazia è Libertà - La Margherita in Roma, Via S. Andrea delle Fratte 16.

 

 

Gestione dell’archivio

 

Subito dopo il proprio insediamento nella carica, il Collegio dei Liquidatori ha operato degli interventi idonei per la messa in sicurezza dei locali dell’archivio posto al seminterrato della sede di Via S. Andrea delle Fratte 16.

Successivamente, è stata avviata un’attività di classificazione dei documenti contenuti nell’archivio.

Dopo un’approfondita analisi del numeroso materiale archiviato, è stata anche valutata l’ipotesi di un intervento per la “dematerializzazione” degli archivi e di procedere con la distruzione dei documenti ritenuti non utili.

Sono state quindi valutate le varie ipotesi di organizzazione dell’archivio e precisamente:

  • catalogazione del contenuto;
  • distruzione documenti superflui;
  • restituzione del materiale di terzi;
  • valutazione tecnico/economica dei processi di dematerializzazione della documentazione da conservare.

 

Dopo una verifica in loco, i Liquidatori hanno provveduto a dare formale disdetta, con decorrenza dalla fine del mese di febbraio 2013, del contratto di locazione relativo al deposito di Fiano Romano, presso la società Maida Bros S.r.l. locatrice di uno spazio in cui erano conservati documenti della Margherita relativi al primo tesseramento. Per i suddetti documenti si è proceduto alla distruzione, secondo le procedure di legge.

 

Nel corso del primo semestre del 2013 è emersa la possibilità, proposta informalmente dalla società proprietaria dell’immobile di Via Sant’Andrea delle Fratte n. 16, di trasferire i locali adibiti ad uso archivio, posti al piano terra del citato immobile, in un altro edificio sito nel quartiere Balduina.

Sono stati quindi avviati contatti con la proprietà e negoziati per la definizione di un contratto di comodato per l’utilizzo del magazzino da parte dell’Associazione a titolo gratuito, condizionato risolutivamente all’esistenza del contratto di locazione con il PD dell’immobile di Via Sant’Andrea delle Fratte n. 16, e con costo del trasferimento e di allestimento delle strutture (scaffalature, impianti a norma, etc.) interamente a carico della società proprietaria.

L’esame dei locali ha dato esito positivo. Peraltro, nelle more della negoziazione con la proprietà della bozza di contratto e della determinazione del  canone annuo del contratto di locazione, nel caso in cui dovesse terminare il contratto di locazione tra il PD e l’Immobilfin S.r.l., quest’ultima sembra essere allo stato, non più interessata a formalizzare la proposta a suo tempo informalmente avanzata alla Margherita.

 

In merito allo smaltimento della parte dell’archivio non più necessario il Collegio, rilevato che non vi sono state obiezioni alla comunicazione inoltrata nel mese di novembre del 2014 ai procuratori speciali de La Margherita nominati dopo l’estromissione dell’ex tesoriere Lusi, in merito all’annunciata opera di smaltimento di parte dell’archivio cartaceo di Democrazia e Libertà – La Margherita in liquidazione esistente nella sede di Via Sant’Andrea delle Fratte n.16, relativa agli ex circoli locali dell’Associazione e al Tesseramento, ha deciso di dare avvio alla procedura stessa, dando mandato al Presidente di prendere gli opportuni contatti con la ditta specializzata incaricata.

 

La documentazione degli archivi per ragioni di riservatezza e sicurezza è conservata, con le dovute protezioni, in più siti.

 

 

 

 

Approvazione bilanci infrannuali

 

In aggiunta all’approvazione ordinaria dei bilanci annuali, pur in assenza di qualsiasi obbligo al riguardo, per motivi di opportunità e trasparenza il Collegio dei Liquidatori ha ritenuto di predisporre e comunicare al Collegio dei Garanti i bilanci infrannuali relativi all’andamento dell’Associazione nel primo semestre di ogni anno, a partire dal 2013 (primo anno successivo a quello di insediamento del Collegio nella carica).

 

Gestione della liquidità dell’Associazione

 

Il Collegio dei Liquidatori ha costantemente cercato di ottimizzare la gestione della liquidità disponibile nei conti correnti bancari intestati all’Associazione, secondo criteri di massima prudenza, evitando quindi investimenti in asset class rischiose ovvero con lunghi tempi di realizzo. Laddove opportuno, al fine di ottenere un extra-rendimento rispetto al tasso base di remunerazione, si è utilizzato lo strumento del deposito vincolato (time deposit), scegliendo periodi temporali oscillanti tra 3 e 6 mesi.

Considerata la costante riduzione, negli ultimi anni, del tasso attivo annuo sulle giacenze, la selezione degli istituti di credito viene aggiornata costantemente, in un’ottica di diversificazione delle fonti e di ricerca dei migliori rendimenti, tenendo anche conto della solidità patrimoniale degli stessi.

Dalle risultanze contabili del periodo riguardante l’attività dei Liquidatori emerge che le entrate sono riferibili prevalentemente ai proventi finanziari provenienti dall’impegno dei liquidatori ed ai contributi volontari ricevuti da articolazioni territoriali, dai membri del PD per spese sostenute ed infine al recupero conseguente ad azioni avviate nei confronti dei familiari dell’ex tesoriere.

Le uscite oltre a quelle correnti di gestione ordinaria si riferiscono ai compensi degli organi della liquidazione (Liquidatori e Garanti) determinati in conformità della delibera Assembleare di scioglimento, richiamata in precedenza, che prevede una parte di compensi fissi ed altri determinati con l’applicazione delle tariffe professionali.

Altra voce di spesa è quella relativa ai costi sostenuti per i legali incaricati nei vari procedimenti successivamente indicati. È stato necessario il coinvolgimento di consulenti di elevato livello professionale, considerata la delicatezza e complessità dei temi trattati. È opportuno sottolineare che in quasi tutti i procedimenti le tesi e prospettazioni sostenute hanno trovato pieno accoglimento.

 

Rapporti con il Comitato dei Garanti

 

Fin dall’inizio dell’assunzione della carica e per tutto lo svolgimento delle operazioni di liquidazioni il Collegio dei Liquidatori ha mantenuto un costante contatto con il Comitato dei Garanti, procedendo a riunioni periodiche e fornendo puntuali informazioni sulle attività svolte.

 

Rapporti con il Collegio dei revisori dei Conti

 

Sono stati avviati contatti con il Collegio dei revisori dei Conti dell’Associazione, in carica fino alla delibera di messa in liquidazione del 16 giugno 2012, sia nella fase iniziale della liquidazione che nel 2013, a seguito della richiesta avanzata con nota del 4 aprile 2013 da parte della Commissione per la Trasparenza e il Controllo dei rendiconti dei Partiti e dei Movimenti Politici, relativamente al rendiconto della Margherita per l’anno 2011, di fornire l’attestazione della conformità delle spese effettivamente sostenute, e indicate in bilancio, alla relativa documentazione probatoria.

 

Restituzione  dei beni da parte dell’ex tesoriere L.Lusi

 

Nella seconda metà dell’anno 2012 il Collegio dei Liquidatori ha proceduto ad una valutazione tecnico-giuridica dell’ipotesi di restituzione parziale anticipata da parte di Luigi Lusi di alcuni beni mobili e di beni immobili.

Sono subito emerse delle problematiche connesse alle varie ipotesi di trasferimento delle società intestatarie dei beni (Luigia Ltd, TTT S.r.l. in liquidazione e Paradiso Immobiliare S.r.l.) così come proposto dall’ex tesoriere a mezzo lettera raccomandata.

Le difficoltà maggiori sono state ravvisate nelle attività liquidatorie di tali società, del tutto estranee all’Associazione,  e alle responsabilità che ne sarebbero potute derivare.

Sono state inoltre discusse – anche con l’ausilio di Notai - ipotesi di trasferimento dei beni mediante atti “triangolari” con terzo beneficiario direttamente lo Stato.

Al fine di accelerare il processo di restituzione dei beni, sono stati avviati contatti diretti con gli avvocati difensori di Luigi Lusi, avv. Petrucci e avv. Archidiacono per valutare attraverso un gruppo di professionisti le possibilità di definire un accordo contrattuale.

 

In data 21 novembre 2012 i Liquidatori hanno inviato una lettera agli avvocati di Luigi Lusi volta a definire i contenuti di un Accordo Quadro con effetti obbligatori avente ad oggetto la restituzione alla Margherita dei seguenti beni, acquisiti con le somme sottratte all’Associazione:

IMMOBILI

  • Immobile sito in Via Monserrato (gravato da un mutuo di circa 1,5 milioni di Euro);
  • Immobile sito in Genzano;
  • Garage sito in Via Flaminia;     
  • n. 4 immobili siti in Capistrello;

BENI LIQUIDI E ASSIMILATI

  • Euro 1,6 milioni circa in contanti appartenenti alla Società Luigia Ltd, di diritto canadese, di cui il Sen. Luigi Lusi e la moglie Giovanna Petricone sono soci al 100%;
  • Euro 2,2 milioni circa (oltre interessi in corso di maturazione) depositati presso la Allianz Bank sotto forma di  polizze assicurative;                                    
  • Tutto il residuo dei saldi attivi bancari relativi alla società TTT S.r.l. in liquidazione (di cui il sen. Luigi Lusi e la moglie Giovanna Petricone sono soci al 100% attraverso la Luigia Ltd) e alla Paradiso Immobiliare S.r.l., società di cui la TTT S.r.l. in liquidazione è socia al 100%.

 

Tra la fine dell’anno 2012 ed i primi mesi del 2013 vi sono stati numerosi contatti ed incontri tra il Collegio dei Liquidatori e gli avv.ti Petrucci e Archidiacono, difensori di Luigi Lusi, al fine di sottoscrivere un accordo di restituzione parziale dei beni indebitamente sottratti a La Margherita. Nonostante un intenso scambio di lettere e di bozze di atto restitutorio, le posizioni delle parti sono risultate incompatibili soprattutto per l’ostinazione dei difensori dell’ex tesoriere nel rimanere sostanzialmente fermi su posizioni che i Liquidatori de La Margherita hanno ritenuto inaccettabili. Pertanto, in data 26 febbraio 2013 i Liquidatori hanno inviato una lettera raccomandata, rimasta priva di risposta, nella quale, pur ribadendo la loro totale disponibilità, hanno constatato che non vi erano i presupposti necessari per poter addivenire ad un accordo transattivo contenente le garanzie e le condizioni che i Liquidatori ritenevano necessarie.

In particolare, i punti principali che hanno impedito la conclusione dell’accordo sono state le seguenti richieste degli avvocati di Lusi, sulle quali i Liquidatori hanno manifestato la loro ferma opposizione:

  • preclusione per La Margherita della possibilità di effettuare, a tutela dei propri diritti, ulteriori azioni giudiziarie nei confronti di Luigi Lusi e dei suoi familiari;
  • mancata inclusione delle somme trasferite in Canada nei beni oggetto di restituzione;
  • scomputo delle imposte relative al pagamento effettuato da TTT S.r.l. in liquidazione dell’IVA su trasferimenti di fondi (che sono stati accertati inesistenti) da Margherita alla TTT stessa, dall’importo oggetto di restituzione da parte di Luigi Lusi.

 

Rapporti con il custode giudiziario

 

Il Collegio dei Liquidatori, quale parte offesa nel processo Lusi, per il tramite dei legali che seguono il procedimento penale per conto di Democrazia è Libertà – la Margherita, avv. Titta Madia e avv. Alessandro Diddi, ha avviato diverse iniziative per contattare i P.M. ed in particolare il custode giudiziario dei beni e delle quote societarie acquisite dall’ex tesoriere Luigi Lusi con le somme sottratte alla Margherita, dott. Lausi, al fine di  ottenere il rendiconto della gestione dei beni posti a garanzia dei crediti nascenti dai reati contestati. Ciò al fine di avere le opportune garanzie in merito alla salvaguardia di tale patrimonio.

 

Nello specifico, tenuto conto della carente informativa contenuta nei documenti contabili relativi alle società oggetto di sequestro, il Collegio ha presentato sia al P.M. che al Presidente della Sezione III della Corte di Appello di Roma apposite istanze al fine di richiedere le seguenti informazioni relative ai beni, oggetto del sequestro a tutela dei crediti della parte offesa, ad oggi detenuti in custodia dal dott. Lausi:

-        un rendiconto della gestione delle società con evidenza della situazione economica e patrimoniale con un maggior dettaglio rispetto ai bilanci predisposti nella forma abbreviata; un rendiconto analitico delle entrate e uscite finanziarie come risultano dagli estratti conto bancari ricevuti;

-        una relazione riguardo lo stato di conservazione dei beni e delle azioni intraprese per la loro tutela;

-        un elenco aggiornato degli adempimenti fiscali e previdenziali con particolare riferimento agli obblighi derivanti dalla proprietà degli immobili;

-        una situazione aggiornata dei rapporti in essere con gli istituti di credito con particolare riferimento ai mutui ipotecari;

-        un rendiconto sulla gestione delle polizze Allianz con indicazione del loro valore alla data più recente disponibile.

 

L’ottenimento delle suddette informazioni consentirebbe di formulare, dopo un’attenta verifica, le più idonee azioni da porre in essere onde garantire la migliore conservazione dei beni – sempre nell’ambito della finalità di devoluzione conclusiva allo Stato - nonché il regolare pagamento degli oneri di mutuo gravanti sugli immobili, da proporre con relazione ad hoc alle autorità competenti.

Il Collegio è tuttora in attesa di ricevere delle risposte alle istanze di cui sopra.

 

Devoluzioni allo Stato

 

In ossequio a quanto deliberato dall’Assemblea Federale del 16 giugno 2012 i Liquidatori, dopo aver concordato con i vertici della Ragioneria Generale dello Stato le modalità di devoluzione, hanno proceduto in data 18 settembre 2012 alla devoluzione allo Stato di una prima tranche di Euro 5 milioni, con assegno consegnato direttamente presso la sede del Ministero dell’economia e delle finanze, alla presenza del Ministro pro-tempore, Vittorio Grilli.

 

Successivamente, il Collegio dei Liquidatori ha ritenuto opportuno procedere con un’ulteriore devoluzione allo Stato di risorse proprie de La Margherita, unitamente agli introiti a favore dell’Associazione avvenuti nel mese di luglio 2014 e derivanti da:

  • devoluzione da parte della sezione locale del Veneto de La Margherita, per il tramite del suo tesoriere avv. Daniele Macchion, dell’avanzo di gestione pari a Euro 341.288,37;
  • restituzione per Euro 30.000,00 – oltre ad Euro 3.000,00 quale riconoscimento delle spese legali sostenute dall’associazione – da parte del nipote di Luigi Lusi, Emanuele Lusi, e di sua moglie Micol D’Andrea, della somma residua relativa ad un prestito che l’ex tesoriere aveva fatto loro con somme prelevate dai conti correnti de La Margherita.

 

Dopo aver contattato le competenti istituzioni – e quindi segnatamente il Ministero dell’Economia e delle Finanze – il Collegio dei Liquidatori ha effettuato in data 15 ottobre 2014 un ulteriore versamento, a titolo di donazione allo Stato, nella misura di Euro 1,5 milioni.

 

Verifiche contabili periodo 2001-2006

 

 

Il Collegio dei Liquidatori, dopo i necessari approfondimenti, ha ritenuto opportuno di estendere le verifiche di natura contabile relative alla pregressa gestione  di Democrazia è libertà - La Margherita in liquidazione, anche per i periodi antecedenti a quelli oggetto di indagine nell’ambito del procedimento penale in essere contro l’ex tesoriere Luigi Lusi (anni dal 2001 al 2006).

Ciò in quanto, da alcune analisi preliminari condotte sulla documentazione amministrativa presente in archivio, sembrerebbe possibile ritenere che comportamenti di “mala gestio” siano avvenuti anche prima del 2007.

Pur trattandosi di annualità che risultano prescritte ai fini penali e che non hanno costituito oggetto di indagine dell’Autorità Giudiziaria, va valutata la possibilità di agire in sede civile per il risarcimento di quanto eventualmente risulti sottratto all’Associazione. Ciò in quanto il termine prescrizionale, anche se dovesse considerarsi non decennale ma ridotto a cinque anni, decorre (secondo la consolidata giurisprudenza) dal momento in cui si acquisisce la conoscenza dell’avvenuta appropriazione.

A tal fine è stato conferito mandato all’Associazione professionale KStudio Associato che già in precedenza ha collaborato con l’Associazione per la stessa attività, riferita al periodo oggetto di indagine da parte dell’Autorità Giudiziaria (2007-2010).

 

I risultati dell’analisi di due diligence condotta da KStudio Associato in merito al periodo 2001-2006, completata nel mese di marzo 2014, hanno effettivamente evidenziato probabili appropriazioni indebite commesse ai danni della Margherita da parte del tesoriere Lusi antecedenti all’anno 2007. All’esito di tale indagine la Margherita, per il tramite dei suoi legali, ha richiesto alla BNL informazioni relative ai beneficiari di una serie di bonifici effettuati nel periodo considerato sul conto 7975/6373.

Dopo vari solleciti, dall’esame della documentazione acquisita – che pur certificando l’incasso diretto di somme da parte di L.Lusi è risultata non ancora completa –non è al momento possibile accertare l’entità complessiva delle probabili appropriazioni indebite commesse  dall’ex tesoriere a danno dell’Associazione, nel periodo antecedente all’anno 2007.

Il Collegio dei Liquidatori valuterà, all’esito dell’esame della documentazione ancora da ricevere, l’opportunità di  procedere con atto di citazione in sede civile, nei confronti di Luigi Lusi, per le suddette appropriazioni indebite commesse prima dell’anno 2007.

 

 

Per quanto riguarda le azioni legali, volte al recupero o alla tutela del patrimonio de La Margherita, i Liquidatori hanno intentato le seguenti azioni:

a) Democrazia è libertà La Margherita in liquidazione ./. Banca Nazionale del Lavoro

L’associazione Democrazia è Libertà La Margherita in liquidazione ha citato in giudizio la Banca Nazionale del Lavoro chiedendo che il tribunale accertasse, in via principale, la responsabilità della Banca Nazionale del Lavoro s.p.a. per la violazione degli obblighi contrattuali nei confronti dell’associazione “Democrazia è Libertà – La Margherita” in liquidazione ai sensi dell’art. 1218 c.c.; in subordine la responsabilità indiretta della Banca Nazionale del Lavoro s.p.a. e per l’effetto condannarla ex art. 1228 c.c. alla rifusione dei danni. La BNL è stata citata al 12 giugno 2013. La causa è stata assegnata alla sezione ottava.

La causa è stata rinviata all’udienza per la precisazione delle conclusioni al 14 dicembre 2016.

 

b) Democrazia è libertà La Margherita in liquidazione ./.Giovanna Petricone – Trib. Roma

L’Associazione “Democrazia è Libertà – La Margherita” in liquidazione ha convenuto in giudizio la Dott.ssa Giovanna Petricone al fine di ottenere, in via cautelare, sequestro conservativo su beni della dott.ssa Petricone sino alla concorrenza di Euro 22.000.000,00 e, nel merito, al fine di far dichiarare la responsabilità della dott.ssa Giovanna Petricone ai sensi dell’art. 2043 c.c. con una richiesta di condanna al risarcimento del danno patrimoniale pari ad Euro 24.466.905,00.

Il Giudice, dott. Lanzi, con  ordinanza depositata in cancelleria il 2 agosto 2013 ha autorizzato l’Associazione “Democrazia è Libertà – La Margherita” in liquidazione al sequestro conservativo dei beni mobili o immobili di Giovanna Petricone, o delle somme da essa dovute sino alla concorrenza della somma di Euro 20.000.000,00. Tale decisione è stata confermata anche in sede di reclamo che era stato proposto dalla dott.ssa Petricone.

La causa di merito è ancora in corso. La dott.ssa Petricone ha chiesto il rigetto di tutte le domande proposte e ha chiamato in causa il coniuge Luigi Luisi e il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si sono costituiti in giudizio Luigi Lusi e il Ministero dell’Economia e delle Finanze chiedendo entrambi il rigetto delle domande attoree. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha altresì chiesto in subordine la condanna di Giovanna Petricone e di Luigi Lusi alla restituzione a favore del pubblico erario di tutte le somme sottratte dal conto intestato alla Margherita. Il giudice, essendo pendente in quel momento il ricorso di giurisdizione dinanzi le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, ha ritenuto di attendere la decisione della Suprema Corte prima di procedere con il giudizio. All’esito della decisione, che ha stabilito la giurisdizione del Tribunale ordinario, il Giudice, rigettando altresì l’eccezione sollevata da Luigi Lusi circa la necessità di una sospensione del procedimento civile in attesa della definizione del procedimento penale, in data 10 luglio 2015, ha accolto la prospettazione difensiva de La Margherita estromettendo Luigi Lusi e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, disponendo la prosecuzione del giudizio nei confronti della sola dott.ssa Petricone, rinviando la causa all’udienza del 10 dicembre 2015. Luigi Lusi ha proposto regolamento di competenza avverso l’ordinanza di estromissione emessa in data 10 luglio 2015, notificato in data 28 luglio 2015.

c) Democrazia è libertà La Margherita in liquidazione ./.Giovanna Petricone – Corte dell’Ontario, Canada

All’esito dell’ottenimento del provvedimento di sequestro in Italia, è stato tentato il sequestro delle quote della Filor, società riconducibile alla Petricone, avente sede in Toronto e proprietaria di un immobile di lusso nel centro della stessa città. A seguito del ricorso presentato da corrispondenti canadesi, si è ottenuta l’iscrizione di un Pending Litigation relativamente all’immobile. Tale provvedimento impedisce, di fatto, che l’immobile possa essere venduto a terzi. Successivamente è stato richiesto (e ottenuto) che la causa venisse trasferita alla corte specializzata (Commercial List Court of Toronto) al fine di richiedere la nomina di un liquidatore delle quote della Filor e di ottenere la ripartizione dei proventi derivanti dalla suddetta liquidazione. La causa è tutt’ora pendente.

d) Procedimento dinanzi alla Corte dei Conti

Con atto di citazione 16 aprile 2013 la Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio della Corte dei Conti ha citato in giudizio l’avv. Luigi Lusi per sentirlo condannare al pagamento in favore del pubblico Erario e per esso del Ministero dell’Economia e Finanze di Euro 22.810.200,00 oltre rivalutazione, interessi e spese di giudizio a titolo di risarcimento del danno sofferto dalla pubbliche finanze in ragione della illecita gestione dei fondi ricevuti dal partito politico Democrazia è Libertà - La Margherita a titolo di rimborso spese elettorali dei partiti politici. All’udienza 6 giugno 2013, si è costituita l’Associazione Democrazia è Libertà – La Margherita. Con memoria autorizzata, il 10 giugno 2013 La Margherita ha contestato l’ammissibilità e accoglibilità dell’istanza ex art. 186 bis c.p.c. e al contempo la giurisdizione della Corte dei Conti. Il giudizio è stato rinviato all’udienza di discussione al 28 novembre 2013 dove la Margherita ha depositato il regolamento preventivo di giurisdizione da quest’ultima presentato alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Il Giudice ha ritenuto di estromettere la Margherita dal procedimento contabile e, nel merito, ha condannato l’avv. Lusi al risarcimento del danno erariale a favore dello Stato nella misura di Euro 22.810.200,00.

La ragione per cui La Margherita si è costituita nel procedimento contabile, contestando altresì la giurisdizione del giudice erariale, risiede nella necessità di evitare che Luigi Lusi potesse ottenere, come richiesto, indebiti “sconti” rispetto a quanto accertato o che non venissero “inseguiti” i beni situati all’estero. Inoltre, sarebbe venuto meno il sequestro ottenuto in Canada con tutti i rischi conseguenti di dispersione del patrimonio che, in ogni caso e come da delibera assembleare del 16 giugno 2012, verrà donato allo Stato (come in parte significativa è già avvenuto). Più in generale si sarebbe aperto un insidioso conflitto tra la giurisdizione penale – e le conseguenti  iniziative in sede civile – e quella contabile.

e) Regolamento di giurisdizione - Sezioni Unite della Corte di Cassazione

Il regolamento preventivo di giurisdizione è stato proposto dall’Associazione Democrazia è Libertà - La Margherita in liquidazione nell’ambito del giudizio pendente avanti alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione Lazio. Le Sezioni Unite, con ordinanza del 18 maggio 2015, accogliendo pienamente la prospettazione de La Margherita, hanno stabilito che, con riferimento al finanziamento dei partiti politici, la giurisdizione spetti al Giudice ordinario e non alla magistratura contabile.

f) Il processo penale

Il Tribunale Penale di Roma, all’udienza del 2 maggio 2014, ha pronunciato sentenza di condanna nei confronti di tutti gli imputati, escludendo, tuttavia, la contestazione di associazione per delinquere. Il Tribunale, in particolare, ha condannato Luigi Lusi alla pena detentiva di anni 8 per appropriazione indebita e per calunnia nei confronti del Presidente Francesco Rutelli, riconoscendo altresì, ai sensi dell’art. 538 c.p.p., il diritto restitutorio e risarcitorio de La Margherita rimettendo le parti, ai sensi dell’art. 539, comma 1, c.p.p., al giudice civile per la determinazione del quantum.

Il Tribunale, infine, a tutela dei diritti delle parti civili, ha convertito il sequestro preventivo gravante sui beni di Luigi Lusi, in sequestro conservativo così consentendo a La Margherita di ottenere, ex art. 316, u.c., c.p.p., un credito privilegiato.  

Avverso la sentenza è stato proposto appello e il giudizio è stato assegnato alla Sez. III Penale, Rg.n. 14938/14, la prima udienza è stata fissata per il 10 novembre 2015.

 

L’associazione Democrazia è Libertà La Margherita in liquidazione è stata altresì convenuta nei seguenti giudizi:

 

g) Tribunale di Roma Enzo Carra + altri ./. Democrazia è Libertà-La Margherita

Con atto di citazione l’on. Enzo Carra, l’On. Renzo Lusetti, l’On. Calogero Piscitello, il Prof. Battista Bonfanti e il Sig. Gaspare Nuccio hanno convenuto, dinanzi al Tribunale di Roma, Democrazia è Libertà – La Margherita, al fine di sentir accertare la mancata convocazione degli attori per l’assemblea e, conseguentemente, l’inesistenza e/o nullità del rendiconto 2009 e della delibera di approvazione dello stesso nonché al fine di ordinare all’Associazione di rendere il conto ex art. 263 c.p.c..

Democrazia è Libertà – La Margherita si è costituita con comparsa di costituzione e risposta chiedendo il rigetto delle domande.

Il G.I. con sentenza depositata in data 11 settembre 2013 ha rigettato tutte le domande attoree ed ha compensato per intero le spese di lite fra le parti.

 

i) Tribunale di Roma, sez. III civile, G. dott.ssa Libri. Democrazia è Libertà-La Margherita/Enzo Carra + altri.

L’on. Enzo Carra, l’On. Renzo Lusetti, l’On. Calogero Piscitello, il Prof. Battista Bonfanti e il Sig. Gaspare Nuccio hanno convenuto, dinanzi al Tribunale di Roma, Democrazia è Libertà – La Margherita, al fine di sentir accertare la mancata convocazione degli attori per l’assemblea e, conseguentemente, l’inesistenza e/o nullità del rendiconto 2010. Il procedimento si è concluso con sentenza del 18 marzo 2015. Il Giudice, dott.ssa Libri, ha accolto le domande attoree e, di conseguenza, ha dichiarato l’invalidità della deliberazione dell’assemblea federale Democrazia è Libertà la Margherita del 21 giugno 2011 relativa all’approvazione del rendiconto consuntivo 2010 e preventivo 2011. Pur non comportando tale decisione alcuna conseguenza concreta sullo sviluppo delle attività dei Liquidatori, è stato proposto appello.

 

l) Tribunale civile di Bari. Servodio ./. Democrazia è Libertà-La Margherita in liquidazione

L’on. Servodio ha citato in giudizio l’associazione Democrazia è Libertà – La Margherita in liquidazione chiedendo al Tribunale di accertare il suo diritto a ricevere dalla convenuta Assemblea Federale DL- La Margherita, il pagamento della somma di Euro 20.393,64 in quanto asseritamente anticipate per conto dell’associazione, al fine di organizzare un convegno a Bari.

L’associazione DLM si è costituita in giudizio eccependo la propria carenza di legittimazione passiva in quanto, ai sensi dell’art. 14 dello Statuto federale: (...) il 50 % dei finanziamenti ricevuti a livello nazionale è distribuito tra le regioni secondo le modalità stabilite dall’Assemblea federale. Le regioni ripartiscono tali finanziamenti al loro interno secondo le modalità stabilite dalle Assemblee regionali. Spetta ai corrispondenti livelli territoriali il 50% dei finanziamenti da essi ricevuti a qualunque titolo” e, pertanto, il soggetto obbligato nei confronti dell’on. Servodio è, unicamente, l’ente periferico responsabile per la città di Bari.

La causa, dopo l’espletamento dell’istruttoria, è stata rinviata all’udienza dell’8 ottobre 2015 per la precisazione delle conclusioni.

 

m) Tribunale civile di Cosenza. Democrazia è libertà La Margherita in liquidazione ./. Associazione Telitalia.

In data 3 dicembre 2012 l’Associazione TELEITALIA, in persona del Sig. Antonello De Luca, Presidente e legale rappresentante pro-tempore, ha notificato all’associazione DLM un decreto ingiuntivo nel quale ha affermato di essere creditrice dell’associazione politica “Democrazia e Libertà – La Margherita” della somma di Euro 4.200,00 per riprese televisive relative ai convegni del 29 settembre 2007 al Museo del Presente di Rende, del 2 ottobre 2007 all’Hotel S. Francesco di Rende e dell’ 8 ottobre 2007 al Cinema Modernissimo di Cosenza, a fronte di fattura n. 95 emessa in data 13 dicembre 2007. L’associazione DLM ha opposto con atto di citazione il suddetto decreto eccependo la carenza della legittimazione passiva di DL – La Margherita e l’infondatezza del diritto dell’Associazione TELITALIA a ricevere i rimborsi da La Margherita. Teleitalia è stata citata al 10 luglio 2013.

Il giudice ha rigettato la richiesta avanzata dall’attore di provvisoria esecutorietà del decreto ingiuntivo opposto. Dopo il deposito delle memorie ex art. 183, VI comma, cpc, e dopo aver espletato l’attività istruttoria la causa è stata rinviata al 6 giugno 2017.

 

Tutela legale dei soggetti che hanno ricoperto cariche sociali nell’associazione Democrazia è Libertà La Margherita

Come previsto dalla delibera assembleare del 16 giugno 2012 proseguono le attività legali volte alla tutela dei soggetti che hanno ricoperto cariche sociali all’interno del partito negli anni antecedenti alla messa in liquidazione dell’associazione.