Lusi. Margherita, confisca e donazione allo Stato attua nostra decisione
"Il collegio dei liquidatori e il comitato dei garanti della Margherita in liquidazione esprimono soddisfazione per l'esecuzione dell'ordinanza della Corte di Appello di Roma per la confisca dei beni dell'ex tesoriere Luigi Lusi. La confisca, come confermato dalla sentenza definitiva della suprema Corte di Cassazione, trova il suo fondamento nella decisione da parte della Margherita di donare allo Stato tutti i beni provenienti dalle azioni nei confronti di Luigi Lusi”. I liquidatori ricordano inoltre che le azioni di risarcimento in sede civile non si esauriscono con la confisca dei beni, ma stanno continuando e continueranno nei confronti di Lusi e della moglie, sia in Italia che all'estero; anche da parte di Francesco Rutelli, calunniato dall’ex-tesoriere, come stabilito definitivamente dalla Cassazione. “Ci siamo costituiti parte civile nel processo e questa esecuzione di confisca rappresenta il parziale ristoro del danno patrimoniale subito dalla Margherita-DL. L'esecuzione a favore dello Stato rappresenta la piena attuazione del mandato ricevuto dall'assemblea del partito che, volontariamente ed unico in Italia, ha deliberato, al momento dello scioglimento, di donare i propri beni allo Stato, oltre ai 6,5 milioni di euro che già sono stati donati direttamente al Ministero dell’Economia”. Lo affermano in una nota il collegio dei liquidatori ed il comitato dei garanti della Margherita.
Sentenza-Lega: basta confusione (o diffamazione) a proposito de La Margherita
Alcuni organi di informazione hanno riproposto, sul tema delle vicende giudiziarie della Lega, una superficiale associazione con quella della Margherita, che è già stata inequivocabilmente definita. Al fine di evitare repliche a tutela dell'onorabilità della Margherita, il Collegio dei Liquidatori ha emesso la seguente nota:
Sentenza-Lega: basta confusione (o diffamazione) a proposito de La Margherita
Il Collegio dei Liquidatori della Margherita non ha compiti politici, non intende in alcun modo pronunciarsi su decisioni della Magistratura, tanto meno anticipando l'esito di procedimenti giudiziari in corso. Sottolinea che il proprio comportamento - secondo il mandato ricevuto - è stato di perseguire in ogni sede l'ex-tesoriere, mentre la Lega non ha proceduto in modo analogo, non costituendosi parte civile nei procedimenti aperti.
I dirigenti della Margherita, infatti - in ogni sede e in tutti i gradi di giudizio, fino a quello definitivo - sono stati riconosciuti vittime dei comportamenti illeciti dell'ex tesoriere.
E' utile ricordare, infine, che l'Assemblea della Margherita ha volontariamente deliberato di donare allo Stato tutte le risorse disponibili e quelle derivanti dalle azioni giudiziarie intraprese nei confronti di Lusi, che aveva sottratto denaro per suo beneficio personale - dunque a discapito del partito, come ha sentenziato in via definitiva la Suprema Corte.
I Liquidatori hanno subito proceduto alla donazione allo Stato di 6 milioni e mezzo di euro, caso unico nella storia politica italiana, ed attuato il mandato di recuperare tutto il maltolto per darlo allo Stato.
In seguito alla sentenza definitiva di condanna, la Cassazione ha infatti confermato la confisca dei beni di Lusi, proprio in considerazione della dichiarata volontà della Margherita di destinare allo Stato tutti i beni eventualmente recuperati.
"LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE: IL DEFINITIVO E LIMPIDO RICONOSCIMENTO DEL LAVORO FATTO. QUELLO CHE RESTA DA FARE"
COMUNICATO STAMPA DEI LIQUIDATORI DELLA MARGHERITA-DL
"LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE: IL DEFINITIVO E LIMPIDO RICONOSCIMENTO DEL LAVORO FATTO. QUELLO CHE RESTA DA FARE"
"La pubblicazione delle motivazioni della Sentenza con cui - lo scorso 19 dicembre - la Suprema Corte di Cassazione ha definitivamente condannato i responsabili delle appropriazioni indebite a danno del Partito Margherita-Democrazia è Libertà, e delle calunnie a danno del suo Presidente Francesco Rutelli, costituisce una pagina di limpido ed alto riconoscimento. Con rispettosa deferenza verso tutti i Magistrati che, dalla Procura della Repubblica all'Ufficio del GIP, dal Tribunale, alla Corte d'Appello e alla Cassazione, si sono univocamente pronunciati nel corso di una vicenda processuale durata oltre 6 anni, il Collegio dei Liquidatori, d'intesa con il Collegio dei Garanti ritiene doveroso informare la pubblica opinione dello stato della propria azione.
L'Assemblea Federale conclusiva dell'attività del Partito (svoltasi il 16 giugno 2012) ha deciso che le risorse della Margherita-DL, di esclusiva competenza degli organi del Partito - in quanto frutto dei rimborsi elettorali, dei tesseramenti, dei contributi e delle campagne di autofinanziamento -, venissero donate allo Stato: sia i residui delle attività, sia i proventi delle azioni giudiziarie.
Ad oggi, ben 6,5 milioni di euro sono già stati trasferiti al Ministero dell'Economia - un caso unico nella storia repubblicana. La Suprema Corte ha confermato la validità della confisca stabilita dalla Corte d'Appello in quanto "coerente" con le decisioni dell'Assemblea del Partito - che aveva stabilito la devoluzione allo Stato di tutti i beni sottratti da Lusi. Confidiamo che gli organi competenti sapranno utilizzare e valorizzare al meglio tale patrimonio, con finalità di interesse sociale.
Ha inizio ora l'azione per il risarcimento dei danni subìti dalla Margherita-DL e dal Presidente Rutelli. Il Collegio dei Liquidatori darà conto degli atti che verranno intrapresi, in tutte le direzioni previste dalla legge, in sede civile.
E' l'occasione per sottolineare l'egregio lavoro svolto dagli Avvocati Nicola Madia e Alessandro Diddi, e per rendere omaggio alla memoria di Titta Madia, che ha assicurato fino all'ultimo giorno della sua vita un apporto determinante nell'accertamento della verità, grazie alla sua professionalità e passione civile."
Francesco Rutelli ha dichiarato: "La Cassazione ribadisce - confermando una pena rilevante - la gravità delle calunnie che ho subìto. Già in sede di indagini preliminari, ricordano i Giudici, emerse che io fui "falsamente accusato" da parte di chi mi sapeva innocente; la Corte sentenzia definitivamente "la cosciente volontà di un'accusa mendace". Resto tuttora in attesa delle scuse di quei giornalisti e commentatori che si sono prestati ad amplificare queste calunnie. Ma la mia soddisfazione più grande risiede nella conferma dell'onestà e onore del nostro partito, assieme alla grande bravura con cui il team di professionisti e legali al lavoro - grazie all'impulso ricevuto dall'intera classe dirigente della Margherita - ha portato al recupero del maltolto e (caso eccezionale nella storia politica italiana) alla devoluzione di queste importanti risorse alla collettività.
Alcuni punti da chiarire a proposito del simbolo della Margherita
NOTA DEL PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI LIQUIDATORI, DR. ROBERTO MONTESIALCUNI PUNTI DA CHIARIRE A PROPOSITO DEL SIMBOLO DELLA MARGHERITA“È opportuno chiarire alcuni punti a proposito del simbolo della Margherita”, afferma una nota del Presidente del Collegio dei Liquidatori del partito, dr. Roberto Montesi.“Il nostro intervento non è di natura politica: è in rigoroso adempimento del mandato ricevuto dall’organo politico - l’Assemblea Federale - che ci ha affidato anche la tutela del simbolo del partito, perché non venga usato nelle elezioni. La storia politica della Margherita si è infatti conclusa con la confluenza nel PD, e nessuno può usarne denominazione, simbolo e marchio.Come specificato nella nostra diffida, l’on Dellai può certamente usare il simbolo a livello locale, ma a livello nazionale no (salvo la piccola margherita, di pochi millimetri, inserita in passato nella Stella Alpina della SVP Sudtiroler Volkspartei). Sono ineccepibili le considerazioni di Francesco Rutelli circa la necessità di evitare ogni ambiguità e confusione negli elettori.Va infine ricordato che Margherita-DL non dispone di alcun diritto di esenzione dalla raccolta di firme per la presentazione alle elezioni; la nostra azione è dunque del tutto disinteressata rispetto a questi aspetti politici”.
La Cassazione rigetta il ricorso per regolamento di competenza civile proposto da Lusi
Pubblichiamo il documento con il quale la Corte di Cassazione rigetta il regolamento di competenza proposto da Luigi Lusi nel giudizio civile proposto da La Margherita contro la Sig.ra Giovanna Petricone.
Altri articoli...
- CASO LUSI, TUTTO IL MALTOLTO TORNA ALLO STATO
- Condanna Lusi in Appello: pubblicate le motivazioni
- La relazione dei liquidatori dell'associazione "Democrazia e Libertà - La Margherita"
- CASO LUSI: Cassazione soldi sottratti vanno alla Margherita e non all'erario; Margherita su recupero crediti, proseguiamo azioni recupero
- Una sentenza del Tribunale di Roma sull’Assemblea Federale del 2011